I gesti e le parole.
Chiamami ancora
amore,
oggi che piove come fosse l’ultimo
dei giorni concessi.
Noi che svuotammo
le tasche polverose e derubate
di poesia nel buio
che i nostri sguardi, assieme, stellarono
di parole e promesse sconnesse.
Noi che rubammo i baci
a quelli che non sanno che farsene
alla luce e all’aperto di vite
inconcludenti e scialbe.
Noi che nascondemmo ricordi
di battiti e le piume sgualcite
dei nostri sfiniti abbracci
sotto cuscini d’erba.
Amami ancora
nel segreto di quel tuo sogno
che tieni stretto nei pugni chiusi
posati sul tuo petto dormiente.
Non svanisce l’ombra delle ali
quando cala il vento
e le sere si fan più silenziose.
Lungo le nostre strade risuonano
le armonie semplici e malinconiche
d’organetti senza padrone né applausi.
Le percorrono per sempre
quelle nostre voci sussurrate e concitate,
quei gesti d’amore scritti sulle nostre carni
come una preghiera gettata
contro il nostro cielo scuro.
Suggestioni (foto e parole) © di flameonair
Musica nell’aria
VINICIO CAPOSSELA – Orfani ora
http://youtu.be/mgj0GiFk05k