Accade un giorno
d’improvviso
di guardare con occhi nuovi
le cose di sempre,
tagliando il cordone che ti inchioda
ad un dolore di ieri.
Arriva un giorno
in cui respiri libera
oltre il muro e l’assenza,
con gli occhi aperti
a spalancare l’anima
al mondo,
come un’imposta chiusa
da un’eternità.
E scegli un nuovo profumo,
dolce nuvola che ti attornia,
e ti basta un morbido golfino
con i bottoni di perla
per sentirti regina,
come una bambina
che scenda in cortile,
finiti i compiti,
per un giro di salto alla corda.
C’è una vita da vivere, ci sono biciclette da inforcare, marciapiedi da passeggiare e tramonti da godere. La natura insomma ci chiama, egregio Editore, e noi seguiamo il suo appello. (Cesare Pavese a Giulio Einaudi, 14 aprile 1942)