Complici.


Complici.

Mi aspetto
che la notte sia
la nostra silenziosa
testimone,
che l’attimo
indulga con noi
fino a rendersi eterno,
che gli spazi divengano
solo dimensioni ipotetiche,
che una gaia risata
possa superare.
Mi aspetto
che il sogno,
almeno una volta,
stravolga il reale.

Quelle sere di festa


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Quelle sere di festa

Il mormorio dell’erba ghiaccia
nel vento racconta i caldi giorni
dei raccolti di gioia.
Suona come il fruscio
delle ampie gonne danzanti,
che ondeggiano, maliziose e ridenti,
nelle sere di tarda estate, seduzioni lucenti negli occhi
di quei giovani d’anni distanti.